A Castelfiorentino la passione per il calcio ha radici lontane, e anche se il Castelfiorentino Calcio porta come data di fondazione il 1925, si hanno notizie fin dal 1913 quando il “Castelfiorentino Football Club” affrontò in un’amichevole la Mensana-Robur di Siena (finita 0-5 ndr).
Negli anni il gioco del calcio si è sviluppato ed ha dato i natali a moltissimi calciatori che hanno raggiunto il professionismo come Fabrizio Berni, Tommaso Baldanzi, Vincenzo Marino, Francesca Lucente, Marco Ghizzani e molti altri.
Insomma tutti calciatori di “movimento” penserete. E invece no, incredibilmente è proprio tra i pali che Castelfiorentino ha portato al professionismo ragazzi della scuola calcio e anche “Castellani acquisiti”, che solo passando dalle giovanili gialloblu sono riusciti a toccare con mano il professionismo.
La scuola dei portieri Castellani parte con Livio PUCCIONI, nato a Castelfiorentino nel 1926 e dopo due stagioni in Serie B con l’Empoli approda in Serie A diventando compagno di squadra di campioni come Skoglund, Lorenzi e Bearzot nella blasonatissima Inter per i campionati 1950/1951 e 1951/52 prima di fare ritorno in nerazzurro nel 1954/55 dopo altri due anni in prestito in Serie prima all’Udinese e poi al Torino. Torna poi in Serie B a difendere i pali del Catania fino al 1958 quando ritorna in Toscana e chiude la carriera con il Poggibonsi nell’allora Interregionale.
Passano gli anni ma sono sempre i nerazzurri a portare in Serie A un portiere “Castellano”: Luigi REALI, nato a Castelfiorentino nel 1949. La sua avventura nell’Inter comincia con un “colpo di fortuna”. Nel 1965 Mauro Franceschini lo contatta per un provino da fare con il L.R. Vicenza. Durante il viaggio i due fanno tappa a Milano, in quanto Franceschini deve portare dei prodotti toscani a Helenio Herrera, l’allora allenatore dell’Inter. Quella visita di cortesia si trasforma per Reali nell’occasione della vita: Herrera ha urgente bisogno di un portiere e chiede proprio a lui di sostenere un provino e, rimanendone impressionato lo inserisce nella formazione Primavera e l’anno successivo in prima squadra come secondo di Sarti e a fianco di calciatori del calibro di Sandro Mazzola e del pallone d’oro Luisito Suarez.
Dopo l’esperienza con l’Inter è un girovagare tra i campi di Serie D e C con le maglie del Voghera, Akragas, Savoia, Siracusa, Pontedera, Sant’Angelo Lodigiani, Biellese e Virtus Entella oltre a disputare quattro campionati di Serie B con Monza, Cremonese e Arezzo. Torna poi al Castelfiorentino per partecipare allo storico campionato di Serie D insieme al fratello Mauro e ad altri giocatori che grazie al Castelfiorentino arriveranno al professionismo come Spalletti, Pepi e Piovanelli.
Continuando nel tempo arriviamo a Fabrizio CALATTINI, nato a Castelfiorentino nel 1965, che ha ricoperto il ruolo di portiere dell’Empoli per 12 anni, dal 1981 al 1994 solcando i campi di Serie C e B e conquistando con gli azzurri la prima storica promozione in Serie A nel 1986.
Nel 1987 insieme ai compagni di squadra Gianluca Vialli, Luca Pellegrini e Ciro Ferrara vince da titolare con la Nazionale Italiana Militare il Campionato Mondiale Militare battendo in finale 2-0 la Germania.
Dopo Empoli solca molti campi di Serie C con le casacche di Pistoiese, Poggibonsi, Trapani e Livorno, oltre alla Colligiana in Serie D, collezionando in tutto 248 presenze.
Dopo il ritiro dal calcio giocato ha ricoperto per anni il ruolo di fisioterapista per l’Empoli.
Arriviamo ai giorni nostri ed è l’Empoli a sostituirsi all’Inter come trampolino di lancio al calcio professionistico per i portieri castellani. Parliamo di Alberto PELAGOTTI che nel 1999 approda nelle giovanili azzurre dove rimane fino al 2007, anno in cui viene promosso in prima squadra e inserito nella lista UEFA. Dopo un anno al Manfredonia in Lega Pro torna ai biancoblu dove esordisce prima in Coppa Italia e poi in Serie B. Con l’arrivo del tecnico Alfredo Aglietti diventa titolare e l’Empoli conquista la promozione in Serie A nel 2014. Passa un anno in prestito al Pisa in Serie C e nel 2015 torna in Serie A con l’Empoli ed esordisce proprio nel “Derby dell’Arno” vinto per 2-0 contro la Fiorentina. Nel 2017 lascia definitivamente gli azzurri e trascorre prima una stagione in Serie B con il Brescia e poi una in Serie C con l’Arezzo. Da due stagioni veste la maglia del Palermo con cui ha vinto un Campionato di Serie D approdando da quest’anno in Serie C.
Sempre l’Empoli ha lanciato l’ultimo portiere castellano DOC, si tratta di Leandro PRATELLI classe 2002 che dopo aver ricoperto il ruolo di terzo portiere dell’Empoli 2020/21 in Serie B, da quest’anno è il portiere titolare del Piacenza in Serie C.
Ma Castelfiorentino non ha lanciato soltanto ragazzi nati e cresciuti nel paese gigliato, negli anni ha dato la possibilità anche a portieri provenienti da altri paesi di mettersi in mostra e dirigersi verso il professionismo, tra cui Piero BARONCINI che, partito da Castelfiorentino gioca prima per l’Empoli in Serie C e poi in Serie A e B con Messina e Taranto.
Walter CIAPPI, sangue argentino e gambassino che per anni ha solcato i campi di Serie B con Pisa, Cesena, Taranto e Campobasso e poi in Serie C con Prato, Giulianova, Sangiovannese, Virtus Francavilla, Lucchese e Spezia. Dopo aver lasciato il calcio è stato per anni collaboratore dell’allenatore Bruno Bolchi con cui arriva anche in Serie A con il Messina.
Chiudiamo con la nota più amara, ovvero quella del gambassino Riccardo NERI, che dopo le giovanili gialloblu approda nella famigerata Juventus dove conquista lo Scudetto Allievi superando in finale proprio la Fiorentina e parando alcuni rigori. Purtroppo pochi mesi dopo la tragedia.
il 15 Dicembre 2006, a Vinovo, insieme al suo compagno Alessio Ferramosca, cercando di recuperare dei palloni finiti in acqua scivolano in un laghetto artificiale morendo entrambi per ipotermia. Da quell’evento tragico nasce l’Associazione “Riccardo Neri & Alessio Ferramosca”, per sostenere le cure e alleviare le sofferenze dei bambini affetti da patologie. Ai due ragazzi viene dedicato un Memorial e nel 2016 il Comune di Castelfiorentino ha intitolato a Riccardo lo Stadio Comunale.
Marco Lari