Nella Villa che ospitò nel 1867 “l’eroe dei due mondi”, gli “Amici della Lirica Umberto Borsò” organizzano un salotto musicale, con introduzione storica di Giuseppe Rigoli (Società Storica della Valdelsa)

La Villa privata Tinti-Fabiani, che ospitò Giuseppe Garibaldi nell’estate 1867 mentre stava organizzando una spedizione di volontari contro lo Stato Pontificio e che fa parte del circuito delle “Case della Memoria”, apre nuovamente le sue porte ai visitatori con un evento  che non mancherà di suscitare interesse. 

Domenica 28 settembre, nel pomeriggio,  si svolgerà,  a cura dell’Associazione “Amici della Lirica Umberto Borsò”,  l’evento dal titolo “Schubert… nel salotto di Garibaldi”, un percorso multidisciplinare che prevede, oltre ad un’introduzione di natura storica  (curata da Giuseppe Rigoli, in rappresentanza della Società Storica della Valdelsa), e alla visita guidata vera e propria alla villa, un intrattenimento musicale con l’esecuzione di musica vocale da camera proprio nel salone della villa, rievocando così l’atmosfera dei tipici salotti ottocenteschi.

Questa volta verrà proposta la musica del  grande Franz Schubert che con la sua prolifica produzione di “Lieder” (letteralmente canzoni) riuscì a travalicare le Alpi e ad essere pubblicato e suonato nei salotti italiani in genere, piuttosto refrattari alla produzione d’oltralpe. Alcuni dei più significativi Lieder di Schubert saranno eseguiti  per l’occasione dal baritono Lorenzo Martinuzzi  e dal pianista Pietro Rossi.

Infine, il percorso di visita sarà allietato da una merenda che verrà offerta a tutti i partecipanti, proponendo nientemeno che i famosi “Biscotti Garibaldi”, preparati appositamente secondo la ricetta originale, ideata all’epoca dell’Unità d’Italia (1861) da Jonathan Carr, fondatore dell’azienda Peek Freans di Londra.

 Il contributo complessivo per la visita,  effettuata con due turnazioni,  la prima alle 16.15 e la seconda alle 18.00,  è  di 12 euro. I posti sono limitati ed è pertanto vivamente consigliata la prenotazione, indicando il numero dei partecipanti e la fascia di orario prescelta, scrivendo al seguente indirizzo mail: premioborso@gmail.com.

La Villa, che si trova in via Charles Darwin 26 loc. Petrazzi  (parcheggio via Chini) si presenta ancora oggi con tutte le caratteristiche della dimora storica, avendo conservato intatta l’atmosfera dell’epoca: i suoi arredi ottocenteschi, una collezione davvero preziosa di cimeli di varie tipologie (fra quelle più significative: foto, bandiere di varie dimensioni, stampe che raffigurano i principali protagonisti del Risorgimento nazionale e della dinastia dei Savoia) e anche alcuni documenti, fra i quali una lettera che Giuseppe Garibaldi scrisse il 6 giugno 1876 dall’isola di Caprera, in cui pregava il destinatario di ringraziare gli “amici di Castelfiorentino” per la somma di 246 lire raccolta dai castellani, e da questi ultimi offerti al Garibaldi.

Come si ricorderà, Giuseppe Garibaldi fece visita a Castelfiorentino nell’estate 1867 mentre stava organizzando una spedizione di volontari contro lo Stato Pontificio, che sarebbe naufragata alcuni mesi dopo a Mentana. In quegli anni, il proprietario della Villa era Tommaso Giannini, il quale si era distinto nella campagna di reclutamento durante la III Guerra d’Indipendenza (1866), e rappresentava pertanto – al pari del Sindaco Antonio Del Pela – un solido punto di riferimento per il movimento garibaldino del territorio (alla guerra del 1866 avevano partecipato, come documentato da una mostra allestita nel 2011, ben 35 volontari di Castelfiorentino). La Villa di Petrazzi è stata visitata nel novembre 2019 dalla pronipote dell’ ”eroe dei due mondi”, Annita Garibaldi Jallet, la quale è rimasta impressionata dall’amore e dalla cura con cui i proprietari che si sono succeduti a Tommaso Giannini (a partire da Onorato Tinti fino all’attuale, Leonardo Fabiani) hanno saputo preservarla in tutti questi anni.

“Siamo molto felici del ritorno di questo  appuntamento” –  riferisce Francesco Marchetti, Direttore Artistico dell’Associazione organizzatrice – “e di proseguire  questa bella collaborazione con la Proprietà della villa, che ci permette di proporre il repertorio cameristico in un’ambientazione perfetta per attinenza e suggestione. Questa volta proponiamo le immortali melodie di Franz Schubert (nelle passate edizioni era toccato a Verdi e Rossini), una scelta  che effettivamente può apparire quasi un ossimoro. Probabilmente Garibaldi non l’avrebbe visto di Buon occhio!  Eppure proprio Schubert riuscì ad ottenere interesse dagli editori Italiani, che proprio negli anni delle grandi imprese garibaldine pubblicarono varie raccolte dei suoi componimenti, facendo sì che la sua musica circolasse nei salotti dello Stivale e  andando ad alimentare piano piano quella fama che ha reso emblematici brani come la celeberrima Ave Maria o la Serenata”.  

La serata gode del patrocinio del Comune di Castelfiorentino, che si è adoperato in passato per far inserire questa importante dimora storica nell’Associazione Nazionale “Case della Memoria”.

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