I ricordi presentano spesso un andamento carsico. Quando meno te lo aspetti, riaffiorano con forza. A volte basta poco: un particolare, un’immagine che riporta indietro di decenni l’orologio della propria esistenza. E questo vale in modo particolare per alcuni mestieri del passato, di cui sono rimaste pochissime persone ancora in vita per raccontarli e alcuni reperti, legati intimamente alla memoria di chi li ha utilizzati o dei loro familiari.
E’ con questo spirito che sabato 11 maggio (ore 16.00) al Monastero di Santa Maria della Marca si terrà il secondo incontro sulle Fiascaie, con alcune delle ultime protagoniste di un’epoca ormai superata dal consumismo e dalla modernità. Oltre alla condivisione dei ricordi, la serata sarà anche un’occasione per vedere dal vivo come si rivestivano i fiaschi (tra i presenti: Leonetta Masini 92 anni, e Luciana Costagli di 74), utilizzando gli strumenti di lavoro (gli “aghi”) per il rivestimento. Sarà inoltre offerta la possibilità al pubblico di provare a esercitare questo antico mestiere.
A seguire, il prof. Luca Melani (specializzato in beni demoetnoantropologici) farà una breve illustrazione del Padule di Fucecchio, la coltivazione della sala e il suo trattamento. Il pomeriggio sarà allietato dai “Suonatori della Leggera” che eseguiranno musica popolare toscana raccolta dalla memoria degli anziani.
Al termine verrà inaugurata una seconda mostra inerente il lavoro delle fiascaie: oggetti, strumenti e materiali di lavoro, vetri rivestiti e altro, raccolti grazie alla disponibilità di privati cittadini (aperta fino al 26 maggio con il seguente orario: sabato 16.00-18.30, domenica10.00-12.30, 16.00-18.30).
Come si ricorderà, il rivestimento dei fiaschi ha interessato centinaia di famiglie della Valdelsa, e può essere considerato uno dei mestieri femminili più importanti del secolo scorso. Una tradizione di lavoro che l’Associazione “Sveliamo la Marca” ha voluto riscoprire grazie soprattutto all’impegno del suo vicepresidente, Roberto Ciofi.
“Siamo lieti – sottolinea Roberto Ciofi – che l’impegno messo nell’organizzazione degli eventi sulle fiascaie abbia riscontrato finora un buon gradimento di pubblico. Gli eventi e le mostre, organizzati negli ambienti storici della chiesa e del monastero di Santa Maria della Marca, non senza difficoltà e con poche risorse, spero servano ancora a ricordare gli obiettivi dell’associazione circa il recupero di queste antiche strutture sulle quali si attende a breve l’inizio di qualche Intervento”.
Il progetto sulle fiascaie è stato realizzato in collaborazione con il Gruppo Fotografico “Giglio Rosso”, il Museo Be.Go, con il sostegno e il patrocinio del Comune di Castelfiorentino, dell’Ente Cambiano Scpa, della Banca Cambiano 1884 Spa e della Città Metropolitana di Firenze.
Conclusione del progetto il 7 giugno al Ridotto del Teatro del Popolo con una riflessione a tutto tondo e le relazioni di storici autorevoli.
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