La Cultura in Valdelsa dal Medioevo ai nostri giorni: i luoghi, le forme organizzative e della trasmissione culturale, i rapporti tra “alta” e “bassa” cultura. Dalle botteghe dei maestri artigiani-artisti del Medioevo alla nascita ottocentesca delle biblioteche, dei musei, delle scuole di formazione popolare; dalla costituzione della lingua volgare toscana fino alle forme contemporanee di espressione artistica e letteraria, del cinema, del fumetto e della fotografia. Dal monopolio culturale di ristretti gruppi di notabili alla diffusione dell’istruzione e della cultura di massa. E’ questo il nutrito programma delle giornate di studio promosse dalla Società Storica della Valdelsa che si svolgeranno venerdì 24 a San Gimignano (Palazzo Comunale), sabato 25 e domenica 26 ottobre a Castelfiorentino (Centro Culturale Cambio).

Un convegno articolato in ben quattro sessioni di studio che si aprirà nel pomeriggio di venerdì a San Gimignano (ore 15,00) con le relazioni di Paolo Cammarosano, Federigo Bambi, Simone Pregnolato, Franco Cardini e Sabina Spannocchi, per poi proseguire sabato e domenica al Centro Culturale Cambio, che ospiterà a conclusione anche una tavola rotonda con la partecipazione di Franco Spina, Matteo Bensi e Niccolò Guicciardini (rispettivamente Assessori alla Cultura di Castelfiorentino, Empoli e San Gimignano).

Al Centro Culturale Cambio, in particolare, la seconda sessione di sabato (dalle ore 9.00 in poi) prevede gli interventi di Marco Frati (Maestri, tecniche e committenti nella Valdelsa medioevale), Rossella Merli (Immagini della Valdelsa nella narrativa di viaggio tra Settecento e Ottocento), Patrizia Agnorelli (Il medievalismo tra Ottocento e Novecento: “mito” e restauri), Enzo Linari (Aspetti della cultura valdelsana nel fumetto), Laura Galgani (la Biblioteca Vallesiana e la nascita della Società Storica della Valdelsa), Marco Marchi (Un letterato diviso: Orazio Bacci), Patrizia La Porta (I musei e i sistemi museali in Valdelsa dalla seconda metà dell’Ottocento ai giorni nostri). Nel pomeriggio, sempre al Cambio (dalle ore 15.00) gli interventi di Luca Lenzini (“Strapaese” e “Il Selvaggio”: il sodalizio tra Maccari e Bilenchi), Meris Mezzedimi (La scuola normale di Colle di Val d’Elsa e i suoi riflessi sulla cultura), Giuseppe Gori Savellini (la produzione documentaristica: l’immagine del territorio), Vittore Buzzi (l’archivio fotografico come dispositivo di memoria: lo sguardo trasversale di David Bastianoni), Federico Canaccini (santuari e giubilei: aspetti della religiosità popolare valdelsana), Sandra Landi (per una cultura al femminile: due casi paradigmatici), Carolina Taddei (l’arte contemporanea e il suo rapporto con il territorio).

Domenica 26 ottobre (dalle ore 9.00) quarta sessione con gli interventi di Severino Saccardi (la presenza cattolica nel secondo Novecento valdelsano), Carlo Baccetti (caratteri della subcultura rossa), Fabio Dei (i primi che han studiato: giovani, cultura e politica negli anni Settanta).

Al termine delle relazioni, come accennavamo all’inizio, si terrà una Tavola rotonda coordinata da Fabio Dei sul tema “La cultura di tutti. Strategie per una democrazia culturale”, con la partecipazione degli assessori alla Cultura Franco Spina, Matteo Bensi e Niccolò Guicciardini (Castelfiorentino, Empoli, San Gimignano), di Giovanni Carrada (esperto di comunicazione culturale) Emanuele Stolfi (Università di Siena), Claudia Sereni (Città Metropolitana).

“Si tratta di un convegno veramente importante – osserva l’Assessore alla Cultura di Castelfiorentino, Franco Spina – che affronta il tema della diffusione della Cultura in Valdelsa dal Medioevo a oggi, soffermandosi in modo particolare sulle modalità di trasmissione dei saperi culturali, che da gruppi molto ristretti e spesso elitari si è progressivamente allargata al popolo grazie al ruolo delle istituzioni, delle biblioteche, dei musei e di altri strumenti del mondo contemporaneo come la fotografia o il cinema. Ringrazio pertanto la Società Storica della Valdelsa per aver promosso queste giornate di studio, e il Centro Culturale Cambio che sta assumendo un ruolo sempre più dinamico nella vita culturale della nostra Comunità”.

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